Il mondo si è trasformato.
Milioni di dipendenti hanno cambiato il loro rapporto con il luogo di lavoro e sono passati ad ambienti di lavoro da remoto. Una sfida che le aziende devono affrontare durante questa transizione è evitare pregiudizi di prossimità.
La distribuzione della forza lavoro in diverse città o persino Paesi ha reso il metodo di comunicazione preferito dalle aziende di comunicazione asincrona. Tuttavia, man mano che i manager si adattano a questo nuovo modo di condurre le operazioni, molti si ritrovano involontariamente a dare priorità ai dipendenti che condividono uno spazio fisico o un fuso orario con oltre coloro che non possono incontrarsi di persona o che si trovano in diverse parti del mondo. Le aziende devono mitigare il rischio di pregiudizi di prossimità e offrire pari opportunità sia ai team in loco che a quelli remoti.
In questa sessione, condividiamo informazioni su:
- In che modo il pregiudizio di prossimità influisce sulle aziende remote-friendly e remote-first.
- Quali azioni possono intraprendere le aziende per evitare pregiudizi di prossimità.
- L’importanza di creare un posto di lavoro remoto equo e inclusivo.